Come tradurresti il concetto di strategia nel mondo del lavoro e nello specifico nel mondo dell’accoglienza e dell’ospitalità?
Michael E. Porter, uno degli economisti più influenti del secolo scorso disse “L’essenza della strategia è scegliere cosa non fare”. Andando molto più indietro nel tempo troviamo anche le parole di Seneca: “Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.
Queste due citazioni racchiudono due principi forti legati al concetto di strategia: innanzitutto è fondamentale sapere qual è il nostro obiettivo, la nostra meta e successivamente è necessario individuare, comprendere e sapere quali sono le azioni da non intraprendere e perché.
Facendo questo sarà più facile individuare i passi da seguire e il metodo per orientare tutte le nostre azioni in modo efficace verso gli obiettivi prefissati.
Avere quindi una strategia non è solo importante e necessario per raggiungere un successo economico per la struttura alberghiera, ma è anche e soprattutto fondamentale per poter trasmettere con coerenza e solidità metodi, processi e procedure precise a ogni dipartimento e ai singoli collaboratori che ne fanno parte.
A questo punto possiamo soffermarci e porci alcune domande cruciali per osservare da vicino le dinamiche che interessano il mondo dell’ospitalità e delle realtà nel lusso. Dato il grande impatto derivante dall’importanza delle interazioni umane:
- Quando la strategia può rappresentare un limite?
- Qual è il confine tra strategia e innovazione?
Per rispondere a queste domande facciamo appello a un alleato: il potere dell’intuito e della professionalità individuale.
Riprendendo le precedenti domande possiamo fornire le seguenti riflessioni:
- La strategia può rappresentare un limite quando non lascia spazio alle idee e alla creatività delle singole persone
- Il confine tra strategia e innovazione è segnato dal coraggio di intraprendere azioni che introducono dei cambiamenti positivi e diversi dal passato.
In queste ultime due riflessioni vediamo che l’agire della singola persona è la chiave di volta nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Solo quando i collaboratori e colleghi si sentono liberi di proporre cambiamenti positivi e solo quando in hotel si respira un’atmosfera creativa possiamo davvero generare un impatto positivo.
Per comprendere questo, facciamo un paio di esempi:
- Di fronte a una lamentela, non sempre è sufficiente attenersi a soluzioni derivanti da casistiche pregresse. Infatti, possono presentarsi situazioni nuove e imprevisti mai gestiti che, anche grazie all’intuito e la professionalità, possono essere risolti e gestiti dalle singole persone che lavorano in una realtà del mondo luxury
- Il concetto di “abbiamo sempre fatto così” ostacola la motivazione, l’intraprendenza, la generazione di idee e la creatività dei singoli professionisti e di interi team. Sapere ed essere consapevoli di quando è possibile “rompere gli schemi” e approcciarsi all’ospite e al servizio in modo personale e unico può rappresentare la chiave del successo nella creazione di esperienze di valore.
Attraverso un approccio che unisce la strategia, le procedure e l’intuito è possibile ottenere alcuni semplici risultati e benefici:
- Ambiente ricco di fiducia: ogni persona avrà a disposizione procedure solide e sentirà anche il clima di fiducia che la circonda e che lascia spazio alla sua individualità e professionalità
- Fluidità e cambiamento continuo: si può ridurre fortemente la staticità nelle procedure e nella strategia in favore di maggiore innovazione e fluidità nella circolazione di nuove idee in struttura
- Soddisfazione degli ospiti: quando le persone sono più libere di agire e le loro idee vengono valorizzate, si assumeranno con più facilità alcune responsabilità, favorendo il miglioramento del servizio e la soddisfazione degli ospiti.
Perseguire questo approccio rappresenta una sfida e una necessità allo stesso tempo. Infatti, da un lato significa lasciare andare il senso di controllo eccessivo legato a procedure e processi e dall’altro è oggi più che mai fondamentale mettere al centro le capacità e le idee dei singoli collaboratori, per trattenere i talenti e svilupparli evitando tassi di turnover elevati.
Quali saranno le azioni che intraprenderai per sviluppare questo approccio?
Martina Dalla Vedova
Marketing Manager di Hospite S.r.l.