01 Feb 2024 | 5 minuti lettura

Essere Leader oggi

Pubblicato: 01 Feb 2024

Tempo lettura: 5 minuti

Categorie: PeopleComunicazioneFormazione

Quali sono le parole che ti vengono in mente se ti dovessero chiedere di descrivere un leader? Probabilmente alcuni di voi stanno pensando a parole come: umiltà, guida, passione, ascolto, motivazione, fiducia ed empatia.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a molteplici cambiamenti passando dall’avere un controllo e un’interazione diretta sul comportamento e sul lavoro del proprio team a gestire il proprio team da remoto. Gestire un team da remoto richiede competenza manageriali molto diverse da quelle tradizionali, oggi i leader hanno bisogno di sviluppare un approccio nuovo, e, di conseguenza necessitano di skill differenti da quelle acquisite nel passato.

In un articolo pubblicato su “Business & Leadership”, tratto dall’articolo “What Makes a Leader?”, vengono identificati i dieci tratti principali dei grandi leader. I grandi leader possiedono qualità e competenze uniche che consentono loro di ispirare, motivare e guidare gli altri verso il raggiungimento di obiettivi condivisi. Sono visionari e in grado di identificare le opportunità, di affrontare le sfide e promuovere un ambiente di lavoro positivo.

Essere leader oggi - Hospite srl

Ecco di seguito alcune caratteristiche e tratti chiave che definiscono i grandi leader:

  • Visione: avere un’idea chiara e una prospettiva a lungo termine sugli obiettivi della loro organizzazione. Riescono a comunicarlo in modo efficace, riunendo i membri del team verso uno scopo comune e infondendo un senso di direzione e concentrazione
  • Decisività: sono in grado di prendere decisioni difficili in modo rapido e sicuro, considerando i rischi e le conseguenze potenziali e tenendo a mente gli interessi dell’organizzazione
  • Adattabilità: la capacità di adattarsi a circostanze mutevoli, di abbracciare nuove idee e di imparare dall’esperienza. Sono in grado di cambiare direzione quando necessario, rispondendo efficacemente alle sfide e alle opportunità
  • Resilienza: ovvero la forza di fronte alle difficoltà o ai fallimenti, mantenendo la calma e la concentrazione sugli obiettivi. Sono in grado di riprendersi rapidamente dalle avversità e di ispirare i loro team a fare lo stesso
  • Responsabilizzazione: i grandi leader responsabilizzano i membri del loro team, fornendo loro gli strumenti, le risorse e il supporto necessari per raggiungere i loro obiettivi. Incoraggiano l’autonomia, delegano le responsabilità e riconoscono i punti di forza e i talenti individuali
  • Fiducia: hanno fiducia nelle loro capacità, nelle loro decisioni e nella loro visione, trasmettendo un senso di fiducia e sicurezza nel team
  • Intelligenza emotiva: come evidenziato da Daniel Goleman, l’intelligenza emotiva svolge un ruolo cruciale nella leadership. I grandi leader possiedono consapevolezza di sé, autoregolazione, empatia, motivazione e abilità sociali, tutti aspetti che consentono loro di entrare in contatto con gli altri, di gestire le proprie emozioni e di creare una cultura lavorativa di supporto.

Andiamo quindi nel dettaglio guardando cosa Goleman, massimo esperto di intelligenza emotiva, ha identificato come i cinque componenti chiave dell’intelligenza emotiva che contribuiscono allo sviluppo di una leadership solida:

  1. Self-awareness: la capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni, i punti di forza, le debolezze, i valori e le motivazioni. I leader con un’elevata consapevolezza di sé possono prendere decisioni migliori e gestire efficacemente le proprie emozioni. È importate riconoscere le proprie emozioni e riuscire a condividere all’interno di un team i punti di forza e di debolezza così da creare un team eterogeneo
  2. Self-regulation: la capacità di controllare le proprie emozioni e i propri impulsi, rimanendo flessibili e adattabili di fronte ai cambiamenti o alle sfide. I leader in grado di autoregolarsi dimostrano un alto livello di resilienza emotiva e possono creare un ambiente di lavoro positivo e stabile. Comprendere le proprie emozioni e riconoscere lo stato emotivo della propria squadra può aiutare a costruire relazioni forti e durature
  3. Empathy: non indica solo la capacità di accorgersi delle emozioni degli altri, ma implica il riconoscimento, la comprensione e l’apprezzamento dei sentimenti altrui, tutti elementi cruciali per l’efficacia delle relazioni interpersonali
  4. Motivation: la spinta a ottenere risultati al di là di fattori esterni come il denaro o lo status. I leader motivati si impegnano per gli obiettivi dell’organizzazione, dimostrano una forte etica del lavoro e ispirano gli altri a dare il meglio di sé. Per un general manager è importante mostrare passione per la missione della propria azienda e voglia di avere successo, così da ispirare entusiasmo negli altri e creare quindi una forza lavoro produttiva e positiva
  5. Social skills: la capacità di gestire le relazioni, costruire reti e influenzare gli altri in modo efficace. I leader con forti competenze sociali possono comunicare la loro visione, risolvere i conflitti e persuadere gli altri a sostenere le loro idee e iniziative. È importante coltivare rapporti di fiducia, rispetto, lealtà e dialogo autentico.

Nel 2002, i fondatori di Google, affascinati dal clima di collaborazione e creatività presente nelle università, si sono chiesti quale fosse la struttura organizzativa più adatta ad un’azienda innovativa, flessibile e veloce. Da questo pensiero è nata l’idea di sviluppare un esperimento interno (Il Project Oxygen).

L’idea si è poi concretizzata nel 2008, quando i Big di Google decisero di mettere in discussione il ruolo dei manager in azienda e sperimentare un’organizzazione completamente appiattita (senza ruoli di management). Parallelamente, ai collaboratori di Google sono stati inviati diversi questionari anonimi per reperire più dati possibili sul tema del people management e leadership. Nel dettaglio, sono state fatte domande come “I dirigenti contano?” a “Cosa accadrebbe se ogni dipendente di Google avesse un manager eccezionale?”.

L’esperimento durò solo pochi mesi perché i dipendenti iniziarono rapidamente a rivolgersi direttamente ai due founder, invece di organizzarsi autonomamente in modo proattivo. Infatti, uno dei comportamenti più evidenti di questa incapacità gestionale era dovuto dal fatto che erano sempre orientati a rivolgersi ai loro superiori, anche per banali richieste sull’operatività lavorativa.

Dall’altro lato, grazie ai dati ricavati dai sondaggi, Google ha identificato otto caratteristiche di un/a bravo/a leader:

  • È un buon allenatore, colui che dai problemi sa trarre degli insegnamenti
  • Dà potere al team e non fa da micromanagement, è presente ma lascia al proprio team la libertà di cui ha bisogno
  • Esprime interesse e preoccupazione per il successo e il benessere personale dei membri del team. Il team non avrà paura di rischiare né timore di confortarsi con un superiore perché la fiducia sarà ad un alto livello e reciproca
  • È produttivo e orientato ai risultati, ovvero sa ragionare in base ai risultati e rende il team unito e orientato agli obiettivi
  • È un buon comunicatore, ascolta i suoi collaboratori e condivide le informazioni importanti
  • Aiuta nello sviluppo della carriera, supportando i membri del team nel raggiungimento dei loro obiettivi professionali
  • Ha una visione e una strategia chiare per il team
  • Possiede competenze tecniche chiave che lo aiutano guidare il team.

Perciò, dopo aver letto tutti questi dati possiamo dedurre che essere un buon leader non è un gioco da ragazzi, un buon leader oggi deve avere un giusto equilibrio e una giusta apertura mentale, soprattutto ora che generazioni molto diverse tra loro (in termini di bisogni, aspettative, convinzioni) convivono negli stessi ambienti lavorativi.

Essere leader oggi - Hospite srl

Quindi, affinché tutte le caratteristiche che abbiamo visto poco fa siano davvero la chiave del successo per un leader e il suo team, è fondamentale che si verifichi una condizione lavorativa: un ambiente “emotional safe”, nel quale la fiducia reciproca e la collaborazione generano un continuo scambio di idee e valorizzano il contributo individuale.

In un leader la gente cerca anche un contatto che implichi supporto emotivo, in una parola, cerca empatia

Daniel Goleman

Rita Rossi

Internship Marketing Department

Martina Dalla Vedova

Marketing Manager Hospite S.r.l.